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DALLA SIRIA UNA LEZIONE: PER UN'EUROPA DEI POPOLI, LIBERA E CONFEDERALE.

ASSOCIAZIONE CULTURALE IDENTITÀ EUROPEA

Il 23° Congresso nazionale di Identità Europea, riunitosi a Rimini il 14 e 15 aprile 2018, in riferimento al recente precipitare della situazione siriana, a conclusione dei suoi Lavori ha approvato all’unanimità il seguente Documento:

Preso atto dello strumentale attacco contro la Siria perpetrato da forze aeree congiunte inglesi, americane e francesi, in dispregio delle più elementari norme del diritto internazionale e beffardamente giustificato come una “risposta” ad un presunto e non dimostrato attacco chimico del legittimo governo siriano “contro il suo stesso popolo”;

Preso atto delle sue reali motivazioni, legate ad evidenti interessi israeliani, sauditi ed in parte francesi in chiave anti iraniana e anti russa nell’area, miranti a riaffermare il dominio della predominanza strategica degli Stati Uniti nel Medioriente ed alla resurrezione del disegno neocon della costruzione di un mondo unipolare nel contesto di un XXI secolo “americano”;

Preso atto della piena legittimità del governo di Bashar al Assad, punto fermo da cui partire per ogni soluzione di natura politica della crisi siriana; della compatta presa di posizione delle Chiese cristiane siriane a sostegno del legittimo governo della Siria, il quale ha saputo garantire libertà e pace religiosa; del contesto di un conflitto in corso da ben sette anni generato dall’attacco sia militare che terroristico di gruppi di presunti “ribelli” islamisti di evidente ispirazione statunitense e saudita, come Associazione nata per la difesa e la tutela dell’Identità dell’Europa e dei suoi popoli, non possiamo che sostenere e schierarci a difesa dell’identità e della libertà del popolo siriano.

Invitiamo il nuovo governo della Repubblica a recuperare pienamente la proficua tradizione italiana di una politica mediterranea tesa ad edificare rapporti bilaterali di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo e di vicendevole rispetto e collaborazione fra le differenti identità religiose e culturali del Vicino Oriente, ed in questo contesto auspichiamo inoltre una netta presa di posizione che consenta all’Italia di uscire dalla Nato, in quanto strumento strategicamente obsoleto ed oramai antistorico.

Infine, a livello europeo non si può non prendere atto dell’ennesimo fallimento, della passività politica e del silenzio strategico dell’Unione Europea che dimostra una volta di più di non possedere alcuna politica estera condivisa, ed in modo particolare si deve sottolineare e stigmatizzare l’ipocrisia del governo francese che, se a parole si fa promotore di un rilancio del progetto di integrazione europea, si è dimostrato disponibile a prender parte ad avventure belliche senza alcun consenso e collaborazione con gli altri Stati europei, a partire da una Germania  tanto acquiescente quanto defilatasi, non avendo evidentemente nel suddetto scenario da coltivare i propri immediati interessi economici.

Sempre più manca una concreta azione sociale, politica e culturale per un’Europa dei popoli, unita e confederale, libera da servitù militari e capace di essere potenza di pace e fattore di stabilizzazione pacifica del Mediterraneo e del Vicino Oriente: a quest’Opera Identità Europea vuole risolutamente continuare a dedicarsi in collaborazione con tutti gli uomini liberi del continente.

Rimini, 15 Aprile 2018

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