Fatti positivi stanno inserendo una nuova dinamica nel motore in panne dell’Europa: Brexit rappresenta uno shock salutare. E’ stato un errore aver lasciato la scena politica agli inglesi per mesi, ma gli altri, pur faticosamente, stanno abbozzando un tentativo di reazione.
Renzi ha il merito di sollevare con efficacia anche mediatica, temi e proposte valide. Intanto ha già reso omaggio più volte a Spinelli e ha portato i capi di Francia e Germania a rendere analogo omaggio a Spinelli: non è poco. Ha saputo destare attenzione e visibilità alle tematiche federaliste offrendo un contributo significativo. Ė il primo capo di governo italiano a tributare un simile omaggio. É la prima volta che dei capi di stato e governo europei offrono dichiarazioni da una nave da guerra europea impegnata in una significativa operazione militare nel Mediterraneo a comando europeo. E poi tra le pieghe delle discussioni si intravvede una presa di coscienza su vari aspetti. Sta alla Commissione europea e alla maggioranza parlamentare europea che la sostiene riempire la prospettiva delineata di contenuti e di proposte di iniziativa.
La questione centrale è chi decide in Europa e come.
La Commissione dovrebbe essere eletta dal Parlamento europeo (Popoli) e dal Consiglio (Stati): questo sarebbe il salto di qualità nell’integrazione europea.
Un’ultima riflessione: Schuman, Adenauer e De Gasperi sapevano di stare gettando le basi di un cammino che avrebbe portato alla Federazione europea e l’hanno ripetutamente scritto e detto. Spinelli riconobbe che, in fondo, la costruzione comunitaria avviata da Schuman e Monnet rappresentava, nonostante tutto, la realizzazione concreta più avanzata del progetto di unificazione europea pensata dai federalisti e fece di tutto per diventare prima commissario europeo e poi parlamentare europeo, posizioni da cui poté offrire un contributo determinante per far avanzare la costruzione europea.
Il bicchiere europeo è mezzo pieno: a noi di riempirlo!