L’occidente è in crisi, l’economia è in crisi, la famiglia è in crisi, tutto è in crisi tranne l’industria del porno che anche in una situazione difficilissima come quella in cui viviamo fa soldi.
Recenti calcoli spiegano come ogni secondo nel mondo si spendano oltre 3.000 dollari per acquistare materiale pornografico, il porno non conosce crisi.
Grazie alla rete, infatti, la divulgazione di materiale pornografico è per tutti, è rapido, è discreto, è variegato, è infinito.
Pochi, ad oggi, hanno compreso come la pornografia sia in realtà un problema sociale, la pornografia dei giorni nostri non è solamente una reazione ad un complesso che per troppo tempo ha celato l’attività sessuale, ma esegue l’incarico di allontanamento ideologico morale, di espansione della violenza sessuale, di scarnificazione dell’istinto profondo dei sentimenti, delle emozioni e della sessualità, di spostamento di argomentazioni egualitarie dei sessi e dei soggetti, di traslitterazione della sessualità da momento intimo ad un vero e proprio evento pubblico, da evento di sentimenti e passioni a prodotto di mercato.
Il caso di presunto stupro da parte di Ciro Grillo e i suoi amici ha iniziato a porre domande sul ruolo della pornografia e i giovani, almeno così sembra dopo le ultime due puntate del programma condotto da Massimo Giletti.
La nostra società contemporanea è invasa da una quantità smisurata di film, giornali, pubblicità, illustrazioni pornografiche travestite da dovere civile e da importanti intenti scientifici per continuare una volgare speculazione economica.
Negli ultimi tempi, la diffusione del porno è avanzata grazie ad internet, la piattaforma più utilizzata da giovani e
meno giovani. Internet è ormai lo strumento più impiegato in tutto il mondo per guardare e incontrare la pornografia sotto i più diversi punti di vista.
La grande modernità è rappresentata dalla possibilità di poter conversare con l’altra persona, la persona dall’altra parte dello schermo del personal computer, ordinando alle figure che si mostrano sul proprio schermo di compiere attività a richiesta.
La pornografia, quindi, è praticamente un lato anomalo e perverso della nostra società contemporanea che attrae e conquista il soggetto moderno, abolisce il legame con la realtà, aumenta le fantasie erotiche, diventa dipendenza nell’individualismo esasperato.
E’ così che si arriva a depennare i diritti di libertà. Libertà di essere uomo e donna, libertà di amare secondo le leggi più antiche e naturali, libertà di essere comunità.
La realtà viene trasformata in una rappresentazione esposta e svestita, si traduce nell’isolamento perverso e nell’incapacità di relazionarsi e costruire legami con il prossimo.
Un fenomeno che riguarda uomini e donne, eterosessuali ed omosessuali, giovani e adulti. Una problematica rilevante sul piano sociale e strumentalizzata dal potere.
Tra le diverse caratteristiche poco discusse della pornografia troviamo la dipendenza, divenire dipendete non è “cosa” difficile, anzi, i dati riferiscono il continuo aumento di persone dipendenti dalla pornografia.
E’ infatti il nostro cervello a subire molti danni dalla regressione della materia grigia nel corpo stirato, parte in cui risiede la facoltà di provare soddisfazione e parte in cui vi è la capacità di prendere decisioni. Ecco allora la confusione, l’indecisione e la desensibilizzazione della persona dipendente da pornografia. È vera dipendenza mentale che può portare anche a una ipofrontalità, una diminuzione di capacità razionale. Per una maggiore comprensione dei molteplici problemi causati dalla dipendenza da pornografia invito alla lettura del mio saggio appena ripubblicato e aggiornato da Il Cerchio: “l’Ideologia del Godimento”.
Fabrizio Fratus